Da alcune ore Megaupload e Megavideo, due dei portali di file hosting e streaming video più famosi ed usati in Rete, non sono più raggiungibili. Sono stati infatti oscurati dall’FBI su ordine del Dipartimento di Giustizia statunitense.
L’accusa è quella di aver causato quasi mezzo miliardo di danni ai possessori del copyright. Il Grand Jury nel Distretto Orientale della Virginia ha incriminato 7 individui e 2 società (Megaupload Limited e Vestor Limited) per vari reati (cospirazione a scopo di racket, violazione di copyright, riciclaggio di denaro sporco e violazione di copyright) per i quali rischiano fino a 50 anni di carcere.
L’azione ha portato all’arresto del fondatore di Megaupload Kim Dotcom, aka Kim Schmitz, e di altri tre dirigenti del portale Internet (Finn Batato, responsabile marketing tedesco, Mathias Ortmann, CTO tedesco, e Van der Kolk, responsabile network olandese). I nomi degli altri personaggi coinvolti nella vicenda sono Julius Bencko, grafico slovacco, Sven Echternach, responsabile sviluppo tedesco, e Andrus Nomm, sviluppatore software estone.
L’operazione è stata condotta dalle forze dell’ordine e organi di Giustizia di vari stati del mondo (USA, Nuova Zelanda, Hong Kong, Australia, Olanda, Canada, UK, Germania, e Filippine).
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